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Storia


L'Azienda è di proprietà della Fondazione Roffredo Caetani e della Fondazione Camillo Caetani che rispettivamente ne detengono il 50%.

La Fondazione Roffredo Caetani - fondata con atto costitutivo il 14 luglio 1972 - ha come obiettivo statutario di preservare e promuovere la memoria e il patrimonio della famiglia Caetani con particolare riguardo al territorio pontino. E’ proprietaria del Giardino e della Città di Ninfa, del Castello di Sermoneta e dell’Azienda Agricola (in comune al 50% con la Fondazione Camillo Caetani).

La Fondazione Camillo Caetani, oltre che al mantenimento e della cura del palazzo, si occupa della conservazione e della gestione degli Archivi Caetani che comprendono: l'Archivio storico diplomatico (circa 5.000 pergamene dei secoli X-XVII e 200.000 documenti cartacei dei secoli XV-XX); l'Archivio economico (documenti amministrativi delle vaste proprietà dei Caetani nel basso Lazio per i secoli XVI-XIX); l'Archivio delle opere del musicista Roffredo Caetani; l'Archivio letterario (documenti relativi alle riviste "Commerce" e "Botteghe Oscure" edite da Marguerite Caetani). Presso la Fondazione è depositato anche l'Archivio Giustiniani Bandini che raccoglie documenti dal Medioevo ai primi anni del XX secolo.

Lelia Caetani (1913/1977), figlia di Marguerite Chapin e Roffredo, ultima discendente della famiglia Caetani, ha dato vita alle due Fondazioni come depositarie di tutti i suoi beni.
Lelia Caetani sposò nel 1951 Hubert, dell’antica Casata degli Howard, considerato l’ispiratore della istituzione delle fondazioni.
Con la morte di Lelia l’11 gennaio 1977, si estingue la famiglia Caetani di Sermoneta la cui memoria viene oggi perpetuata dalle fondazioni ad essa intitolate.

In base alla ricostruzione fatta nell’opera di Gelasio Caetani “Domus Caietana” (1927), la famiglia Caetani comincia ad assumere all’inizio del IX secolo una sua identità con il conte Anatolio signore di Gaeta. Nei primi decenni dell’XI secolo i numerosi membri si dispersero tra varie località: Napoli, Pisa, Roma, Anagni dando origine a diversi rami familiari che avevano in comune il cognome “Gaetani” dal luogo di origine “Gaeta”.
Dopo Giovanni Gaetani, eletto Papa nel 1118 con il nome di Gelasio II, Benedetto Gaetani del ramo di Anagni fu il secondo Gaetani a salire al soglio pontificio, nel 1294, con l’appellativo di Bonifacio VIII, come successore di Celestino V, facendo la fortuna della famiglia ed in particolare del nipote Pietro II, figlio del fratello.
Il papa Bonifacio VIII acquistò dalla famiglia baronale degli Annibaldi nel 1297 a favore del nipote i beni e i privilegi da essa posseduti a Sermoneta, Bassiano e Norma e la città di Ninfa.

Attraverso il matrimonio, nel 1299, di Giovanna dell’Aquila, ultima discendente di quella casata, e Roffredo III Gaetani, figlio di Pietro II, al patrimonio familiare Gaetani si aggiunsero la contea di Fondi e di Traetto (Minturno) appartenenti ai Dell’Aquila. Allo stemma dei Gaetani, costituito da due onde gemelle, si abbinarono quindi le aquile dello stemma dei Dell’Aquila.

Con Bonifacio VIII si cominciano ad avere notizie storiche ben documentate sulla famiglia. Essa ha vissuto fino a tutto il Rinascimento le fasi alterne e le vicende storiche legate all’affermarsi del potere temporale del papato nei confronti dell’imperatore e degli stati confinanti. Spiccano in questo periodo la personalità di Giacomo II (1338/1423) che affidò al figlio Cristoforo i beni familiari che gravitavano nel Regno di Napoli, dando così origine al ramo dei Gaetani di Fondi, ed al nipote Giacomo IV le terre della Pianura Pontina. A partire dal 1500 il ramo della famiglia i cui possedimenti gravitavano nello Stato pontificio, per distinguersi dagli altri rami, assunse il nome Caetani.
Nei secoli successivi non mancarono altre figure di rilievo nella famiglia: Onorato III (1421/1479) che dovette prima recuperare il patrimonio familiare depredato da un tutore infedele e poi portare il feudo e il Castello di Sermoneta al suo massimo splendore. Onorato IV (1542/1592) considerato uno dei protagonisti della battaglia di Lepanto (1571), i Cardinali Nicolò III ed Enrico I, legati pontifici in Francia, Polonia ecc.. Queste cariche, del tutto gratuite e dispendiose, pregiudicarono la situazione finanziaria della famiglia per i successivi due secoli.

Con l’unità d’Italia e l’avvento alla guida della famiglia di Michelangelo, la situazione economica familiare rifiorì grazie alla cura che egli dedico' all’immenso latifondo esteso su buona parte della Pianura Pontina, ridando cosi'vigore alle successive generazioni dei Caetani.
Michelangelo (1804/1882), Presidente della prima Giunta del governo di Roma dopo Porta Pia, ricoprì altre importanti cariche e, con suo figlio Onorato (1842/1917), uomo politico e Ministro degli Esteri nel Governo Rudini (solo per poche settimane nel 1886), ridiede lustro alla famiglia. Sono soprattutto i sei figli di quest’ultimo, per l’ecletticità degli interessi e l’indiscussa autorevolezza delle loro opere, le personalità a cui la Fondazione ama riferirsi. La loro memoria si avverte sia nel patrimonio monumentale che la Fondazione ha il compito di tutelare e gestire, sia nelle attività culturali che scandiscono la stessa vita della Fondazione.

In particolare Leone, Roffredo e Gelasio hanno lasciato il segno. Leone (1870/1935) si è dedicato agli studi islamici lasciando all’Accademia dei Lincei, presso la quale e' attiva la Fondazione Leone Caetani, una ricchissima biblioteca, Roffredo (1871/1961), figlioccio di Liszt, è stato un apprezzato compositore e Gelasio (1877/1934), ingegnere e diplomatico, si è dedicato al restauro e al recupero del Castello di Sermoneta e delle rovine dell’antica città di Ninfa. Alle ultime generazioni dei Caetani vanno inoltre ascritte alcune notevoli figure femminili: Ada Wilbraham, dei conti Crawford, moglie di Onorato e madre dei suoi sei figli: Leone, Roffredo, Gelasio, Livio, Giovannella, Michelangelo, che dopo aver creato il Parco e il Giardino di Fogliano gettò le basi per la creazione del Giardino di Ninfa; Marguerite Chapin, moglie di Roffredo, che continuò l’opera di sistemazione di Ninfa, contemporaneamente alla creazione e pubblicazione di Commerce, rivista letteraria edita a Parigi, nella quale pubblicheranno alcuni dei più significativi letterati della prima metà del Novecento (tra cui Eliot, Rilke, Claudel, Gide, Faulkner, Valery, Woolf, Ungaretti). Non soddisfatta, Marguerite Chapin nel primo dopoguerra pubblicò a Roma una seconda rivista Botteghe Oscure diretta da Giorgio Bassani, dal nome della via dove tutt’ora esiste il Palazzo Caetani, oggi di proprietà della Fondazione Camillo Caetani, e sede del ricco archivio di famiglia dove sono custoditi documenti risalenti all’XI secolo.

 


Territorio

L’Azienda è caratterizzata da terreni di bonifica molto fertili, con ampie disponibilità irrigue sia dai canali del consorzio di bonifica sia da facili prelievi dalla falda sotterranea.
In funzione di questi elementi oltre al clima mite in tutto il territorio circostante si sono sviluppate colture orticole e frutticole (Kiwi in particolare).

 
Superficie Territoriale......
227 ha
Indirizzi Produttivi.............
Cerealicolo, Orticolo
Produzioni.......................... Cereali e Ortive
 
 
   
 
 


 
   
 
   
 
 


 

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